Pizzette fredde dei nonni – le ricette di Sardissimo
Il rientro dal mare, una merenda fresca e saporita come la genuinità degli ingredienti. Le pizzette fredde dei nonni si chiamano così perché nella loro semplicità racchiudevano l’essenza dell’eccellenza e l’efficacia della saggezza.
Pizzette fredde dei nonni: l’arte di essere buoni
Quella che proponiamo è una ricetta come tante che proponiamo, rappresentano la semplicità del buono creato con pochissimi ingredienti. In questo caso anche senza cottura, visto che si parte da prodotti pronti per essere utilizzati così come sono. O quasi. Come molte cose che vengono dal passato, e in particolare dalle usanze dei nonni, richiede sicuramente la pazienza di far “maturare” il tutto. Si possono consumare anche appena fatte (con un piccolo accorgimento) ma più tempo stanno a riposare, più buone sono.
In realtà, l’avrete già capito, non sono vere e proprie pizzette fredde, noi le chiamavamo così per distinguerle dalla pizza “classica” fatta al forno. Forse sarebbe più corretto chiamarle bruschette fredde. Ma a noi piace ricordarle così come le conoscevamo da ragazzi, quando al rientro dal mare, o durante la merenda in spiaggia, ci allietavano con la loro freschezza e quell’esplosione di bontà che sa di squisita semplicità.
Ingredienti per 4 pizzette fredde
- 3 pomodori ben maturi
- 2 focacce di semola di grano duro
- Spezie sarde
- Olio extravergine d’oliva
- Sale
- Origano
Preparazione
La preparazione delle pizzette fredde dei nonni è una delle cose più semplici in assoluto. Ma chissà perché, oggi le cose semplici sono spesso considerate inutili. E noi procediamo:
- Su un piatto di portata ampio e piano (un piatto per pizza, per esempio) mettete le due focacce di semola e apritele in due come per farcirle. Cosa che faremo. Cospargete l’interno con un filo d’olio extravergine, distribuendolo su tutta la focaccia. Spolverate con il sale.
- Tagliate uno dei due pomodori a metà e gli altri due a cubetti. I pomodori devono essere ben maturi in modo tale da rilasciare il loro liquido per la riuscita della ricetta.
- Distribuite sulle focacce il nostro mix di spezie sarde, ideale per bruschette e, appunto, per le nostre pizzette fredde.
- Prendete metà pomodoro e “spalmatelo” sulla superficie delle focacce così da “colorarle”. A questo punto distribuite i pomodori a cubetti sulle focacce, salate ancora e spolverate con l’origano in foglie.
- Coprite il piatto con carta stagnola o pellicola trasparente e mettete tutto in frigo per due o tre ore. A quel punto le pizzette saranno succose, saporite e fresche, pronte per essere gustate.
Consigli
Il tempo di “maturazione” in frigo delle pizzette fredde è necessario per far sì che la mollica del pane si inzuppi per bene e prenda sapore il condimento. In realtà si possono preparare le pizzette fredde anche senza dover aspettare che si raffreddino. L’importante è che sia bello fresco il pomodoro, ma soprattutto è importante che almeno quelli usati per “spalmarli” sopra alle focacce, siano molto maturi, così da rilasciare più liquido e abbreviare i tempi di inzuppamento del pane.
Il condimento lo decidete voi, sia per la quantità che per le spezie da aggiungere sul pomodoro insieme all’origano, che comunque consigliamo. Potreste usare basilico fresco, o aggiungere formaggio grattugiato, ma in quest’ultimo caso stiamo già andando oltre il nostro concetto di semplicità e freschezza, figlio di origini contadine.
Consigliamo le focacce di semola (anziché fette di civraxiu, per esempio) perché in questo modo il condimento non tenderà ad andare oltre il pane, restando chiuso nel guscio formato dalla mezza focaccia. Un ulteriore consiglio: per avere pizzette fredde più maneggevoli è consigliabile tagliare ogni metà focaccia in due, soprattutto se dovranno essere maneggiate dalle mani dei più piccini.
E voi conoscevate le pizzette fredde dei nonni? Magari lo conoscevate come pane e pomodoro? Anche se per noi il pane e pomodoro era altro… ma ne parleremo in un’altra ricetta!
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Autore
La redazione di Sardissimo, che si occupa della predisposizione degli articoli e delle parti descrittive di pagine e prodotti. Insomma, se c'è da scrivere la redazione scrive a due, quattro o più mani!