
Il mirto sardo: verde, bianco e rosso. Le differenze e l’utilizzo in cucina
Quando si sente parlare di mirto sardo, e in particolare del liquore, si pensa subito a quel bel color rosso/viola che il famoso liquore sardo per eccellenza ha. Ma quello è una sola delle varianti che il mirto sardo presenta sotto tanti aspetti. Dai liquori a un uso in cucina diverso da quello che forse siete abituati a conoscere.
Il mirto sardo: le bacche
Spesso il mirto è associato a quelle piccole e saporitissime bacche viola che tutti conoscono, simili a quelle del mirtillo. Ebbene, lo sapevate che in realtà ne esistono due varietà? O meglio, due colori, perché anche la bacca rossa in realtà si presenta in almeno due varianti. Ma vediamole. Una delle due varianti del mirto rosso è una bacca leggermente più piccola, che si presenta allungata. L’altra è una bacca più tonda e più grossa e carnosa. Non ci sono altre differenze a parte quelle visive. La bacca tonda è la pianta che cresce in natura, la si ritrova spesso come bordura di terreni e proprietà. Ma spesso anche in montagna.
Una varietà diversa è la bacca bianca. Sì, immaginate la bacca rossa del mirto ma con un colore più chiaro. Ed è così chiaro che è praticamente bianca. Si tratta di una pianta che si trova più raramente in natura, anche se oggi è sempre più facile trovarla nei vivai per piantumare un giardino domestico o pubblico. E lo spettacolo della pianta con le bacche mature è veramente unico. Il fiore della pianta è uguale, così durante la fioritura vedrete comunque piante di un bel verde intenso puntate di bianco. Solo che la bacca bianca, alla maturazione, restituisce un effetto simile alla fioritura, ed è come se la pianta stesse fiorendo ancora. In realtà è il colore della bacca, a cui manca la pigmentazione e che presenta caratteristiche diverse da quella rossa. Dalle due bacche si ottengono due liquori completamente diversi tra loro: uno, quello rosso, più intenso, mentre quello bianco si presenta dorato e molto dolce, quasi balsamico.
Il mirto sardo: le foglie
Sempre parlando di liquore, vi sarà capitato di imbattervi in un prodotto che è il mirto di foglie. Ricavato dalle tenere foglie primaverili della pianta del mirto (rosso o bianco, non fa differenza), si presenta come la terza variante di liquore di mirto sardo. Una pianta unica, due varianti di colore, tre prodotti diversi ottenibili da bacca e foglia. Un insieme di biodiversità e ingegno umano per l’utilizzo di una pianta che in Sardegna ha trovato il suo habitat ideale. Sì, perché potete trovare il mirto anche in altre regioni mediterranee, ma nessuna con le caratteristiche della Sardegna, situata proprio al centro del Mediterraneo. Ed è questa posizione che influenza il clima e la flora autoctona, oltre che la fauna, e che rende il mirto sardo un prodotto unico al mondo.
Il mirto sardo e l’uso in cucina
Lo sappiamo che vi eravate fermati al liquore, ma il mirto sardo ha proprietà che lo rendono unico. Infatti il mirto sardo è ricco di sali minerali e vitamine (in particolare la vitamina C) e ha anche proprietà antiossidanti, antisettiche, antinfiammatorie, balsamiche e astringenti. Ed è per questo che noi di Sardissimo lo proponiamo in varie versioni essiccate, pronte per l’uso tutto l’anno. Trovate nel nostro store sia le bacche intere essiccate che le bacche essiccate e macinate, ma non perdetevi le nostre tisane Bio, tutte a base di mirto e in diverse varianti e gusti. Ora però vi starete chiedendo come usarlo in cucina. Ed ecco che ve lo spieghiamo.
La bacca essiccata può essere utilizzata dopo un breve rinvenimento in acqua tiepida (bastano due o tre ore) per arricchire minestre, bolliti, carne e pesce in umido, marinature di carne e di pesce. Per la marinatura consigliamo sempre di farla rinvenire prima, ma non è indispensabile. Per l’utilizzo nella la preparazione nei bolliti o in umido è indifferente. Allo stesso modo potrete utilizzare le foglie essiccate, che noi prepariamo insieme alle bacche. L’aroma caratteristico dell’insieme di foglie e bacca è qualcosa che vi riporterà, se ci siete stati, subito in Sardegna. Un’altra variante che proponiamo noi è la bacca essiccata e macinata, anche con le foglie, per ottenere un aromatizzante naturale e sano, ricco di vitamine e sali minerali. E di sapore! Inoltre utilizziamo il mirto macinato anche nei nostri speciali mix di spezie, da utilizzare come insaporitori di piatti di carne, piatti di pesce, insalate e minestre, passati di verdura o minestroni.
Le tisane a base di mirto
Nella nostra produzione troverete anche, come già accennato, le tisane a base di mirto. Troverete diverse varianti con aggiunta di finocchietto, melagrana, arancia, zafferano e non solo. Ogni tisana è un mondo a sé, di cui parleremo meglio, ma che rappresenta un’essenza del gusto del mirto sardo e delle altre nostre produzioni. Niente aggiunte chimiche, solo erbe e aromi che, grazie allo studio di speciali ricette e mix, porterà alla vostra ora della tisana un tocco di salute e benessere. Le nostre tisane sono confezionate in comodi filtri da utilizzare nella tazza in infusione, oppure tramite le macchinette per espresso predisposte per le cialde. Niente di più semplice e di salutare, eventualmente da arricchire con il nostro miele in sostituzione dello zucchero per dolcificarle a vostro piacimento.
Il caffè al mirto? C’è!
Ecco, un altro prodotto che si sposa perfettamente con il mirto sardo è il caffè. E noi, con il nostro Mirtissimo Caffè, vi proponiamo questo esotico e affascinante mix di caffè e mirto, tutto insieme, da utilizzare per la moka. Un risultato che vi stupirà per l’incredibile compatibilità tra i due sapori che si miscelano alla perfezione tra di loro. Vi aspettiamo dunque sullo store, per scoprire come il mirto sardo può essere qualcosa di nuovo e saporito nelle vostre vite. In cucina e non. Alla prossima!
Autore
La redazione di Sardissimo, che si occupa della predisposizione degli articoli e delle parti descrittive di pagine e prodotti. Insomma, se c'è da scrivere la redazione scrive a due, quattro o più mani!